Credo nella grande scoperta.
Credo nell’uomo che farà la scoperta.
Credo nella paura dell’uomo che farà la scoperta.
Credo nel pallore del suo viso,nella sua nausea, nel sudore gelato del suo labbro.
Credo nei suoi appunti bruciati,ridotti in cenere,bruciati fino all’ultimo.
Credo nelle cifre sparpagliate,sparpagliate senza rimpianto.
Credo nella fretta dell’uomo,nella precisione dei suoi gesti,nel suo libero arbitrio.
Credo nelle lavagne fracassate,nei liquidi versati, nei raggi spenti.
Affermo che ciò riuscirà,che non sarà troppo tardi,e che avverrà in assenza di testimoni.
Nessuno lo saprà, ne sono certa,né la moglie, né la parete,neppure l’uccello, potrebbe cantare.
Credo nella mano che non si presta,credo nella carriera spezzata,credo nel lavoro di molti anni sprecato.
Credo nel segreto portato nella tomba.
Queste parole mi veleggiano sopra le regole.
Non cercano appoggio in nessun esempio.